Su una delle riviste internazionali più importanti di  costume, cultura, moda e politica, si parla delle eccellenze enogastronomiche della Sila e anche di Camigliatello Silano, dove è possibile trascorrere giornate intere nella natura e degustare prodotti di qualità.
 
Candidato a Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco il parco della Sila è un'eccezione paesaggistica e anche gastronomica. Ecco dove fermarsi.
Per gli antichi romani era la Magna Silva, il “bosco grande”, il bosco per eccellenza. Per lo scrittore e viaggiatore inglese Norman Douglas una Scozia mediterranea senza le sfumature violacee dell’erica e per Guido Piovene un «paradosso paesaggistico», angolo di Scandinavia con i pini più alti e snelli degli abeti. È la Sila, il venerando altopiano che nei secoli fornì legni pregiati per le galee romane, il tetto della primitiva basilica di San Pietro e il bottino di guerra degli anglo-americani dopo la liberazione d’Italia....... continua su www.vanityfair.it