Il Distretto Turistico Altopiano della Sila istituito con decreto del MIBACT a dicembre 2017, grazie all'iniziativa del Gal Sila Sviluppo ed al partenariato che l'ha supportata, è l’unico distretto turistico ad essere riconosciuto in Calabria. L’Associazione è lo strumento giuridico di gestione del Distretto, uno strumento di coordinamento e di governance per lo sviluppo turistico integrato e sostenibile del territorio silano.

Tra gli obiettivi principali, quello di organizzare e riqualificare i servizi territoriali e l'offerta turistica per andare incontro alla crescente domanda di turismo lento ed esperienziale di cui la Sila è naturalmente vocata. Il Distretto può assumere un ruolo strategico per il turismo nel difficilissimo momento storico successivo alla pandemia poiché rappresenta uno strumento di valorizzazione dei territori che può, senza ombra di dubbio, costituire una facilitazione all’accesso ai contributi regionali, nazionali e comunitari. Oltre alla possibilità di consentire alle imprese che vi partecipano agevolazioni fiscali e zone a burocrazia zero.


Attraverso questo strumento la destinazione Sila ha finalmente la possibilità di fare sistema per meglio rispondere alle esigenze del mercato, sostenere la cooperazione tra le imprese, migliorare l’organizzazione dei servizi e promuovere nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

All'assemblea hanno partecipato i Sindaci dell'Altopiano Silano, il Vice Sindaco di San Giovanni in Fiore Daniela Astorino, e il Direttore FF dell'Ente Parco Nazionale della Sila Domenico Cerminara, il quale ha manifestato e confermato il suo pieno interesse nell'iniziativa promossa da Destinazione Sila. Nel suo discorso ha anticipato alcune tappe di un percorso orientato proprio verso la logica del Distretto. Riportare a casa l’Elephas Antiquus, rinvenuto nel 2017 sulle rive del Lago Cecita. 

Il Parco nazionale della Sila e l’Amministrazione Comunale di Spezzano della Sila, insieme alla Soprintendenza archeologia, Belle Arti e Paesaggio darà una dimora dignitosa al pachiderma preistorico: la Colonia Silana, per la quale il Sindaco Salvatore Monaco ha insistito affinché si intercettassero e ottenessero, insieme alla collaborazione dell'Ente, i finanziamenti necessari a ripristinarla. Il ritorno a casa dell’Elefante, ha continuato il Direttore F.F., impatterebbe positivamente sul turismo, diventando un forte attrattore per i visitatori proveniente da tutto il mondo, così come per il resto delle altre bellezze naturali e archeologiche presenti nel nostro territorio. Cerminara ha, infine, sottolineato l'importante riconoscimento ottenuto dalla Federazione europea dei parchi che ha assegnato all’Ente Parco della Sila la Carta europea del turismo sostenibile.

Anche Il Presidente del Gal Sila Sviluppo Antonio Candelise insieme al Direttore Francesco De Vuono, hanno sottolineato l'importanza di questo progetto. Da qualche anno, grazie a nuove politiche e ad attente programmazioni, nei nostri territori montani in provincia di Cosenza, ad esempio, crescono le piccole imprese e si rafforzano quelle esistenti – afferma Francesco De Vuono - si moltiplicano bed & breakfast, agriturismi, fattorie didattiche, ristorantini, servizi per il noleggio delle attrezzature sportive. La Patata della Sila Igp e il Caciocavallo Silano Dop fanno il giro del mondo. Le mucche podoliche sono presidio Slow Food. 

E le aziende fanno rete: ne è un esempio “Sila Autentica” che traccia tutti i possibili percorsi di visita (a piedi, in bicicletta) connettendo i vari punti di interesse del territorio e presentando le aziende locali che operano nel settore della ricettività, dei servizi e delle produzioni agricole e artigianali tipiche. Ma anche “Destinazione Sila” che coinvolge imprese che propongono un’offerta turistica integrata, attraverso lo sviluppo di servizi comuni e prodotti innovativi.

Infine anche gli imprenditori e i rappresentanti delle associazioni di categoria si sono avvicendati in brevi interventi in cui si hanno manifestato la passione verso il territorio silano e la volontà a migliorarlo cercando di marciare tutti verso un'unica destinazione.

Il motore pulsante dell'Altopiano Silano è la natura di per sé, il Parco nazionale e la sua biodiversità. Montagne, colline, valli, i giganti di Fallistro, bosco ultrasecolare di pini laricio affidato al Fai (Fondo Ambiente Italiano) e l’aria più pulita d’Europa.