Giro d’Italia 2020, la “Corsa Rosa” prenderà il via da Budapest sabato 9 maggio e terminerà domenica 31 maggio 2020 a Milano. Tra le varie tappe quella che attraverserà l’area centrale della Calabria passando per il territorio di Tiriolo-Mancuso-Reventino-Savuto, come è stato annunciato, esattamente il 15 maggio, per la settima tappa Mileto-Camigliatello Silano (223 km), è previsto il passaggio dai seguenti centri della CalabriaVibo Valentia, Vibo Marina, Pizzo, Curinga, Roccelletta, Cortale, Borgia, Catanzaro Lido, Catanzaro, Ponte Fiume Corace, TirioloMonte Trearie, Bivio Zeta, Soveria MannelliPorticelle, Ponte Fiume Savuto, Rogliano, Mangone Zona Industriale, Donnici, Cosenza, Magli, Spezzano nella Sila, Montescuro, Moccone.

 

 

 

Sarà come al solito avvincente seguire la caravona ed assistere al passaggio dei corridori da parte dei tifosi che assieperanno il percorso scegliendo punti strategici per godersi lo spettacolo della corsa dal vivo.

Giro d’Italia 2020, Moser alla presentazione tappa Mileto-Camigliatello.

Direttamente dal 103° Giro d’Italia, abbiamo raccolto la testimonianza di Antonio Abbruzzese, giovane geometra e libero professionista di Soveria Mannelli con la passione per la fotografia e documentazione video, che per Liberi.tv segue da diverso tempo ed anche, come lo scorso anno, per ilReventino.it le tappe con foto ed immagini che provvederemo a condividere sulle varie pagine sociali del sito.

 

<<La mia passione per il ciclismo è nata sin da piccolo. Ricordo ancora il passaggio del giro da Soveria Mannelli nel 1989.
In quell’occasione raccolsi a ricordo una borraccia della squadra di Laurent Fignon, campione francese che quell’anno vinse la “Corsa Rosa”.
E forse fu proprio quella borraccia ad accendere in me quella passione per il Giro d’Italia e per il ciclismo.
Per tanti anni, insieme a mio fratello Fulvio, abbiamo seguito le varie tappe del Giro, e quella della raccolta delle borracce è diventata una specie di tradizione.
Crescendo, dalla collezione di borracce sono passato agli accrediti stampa come fotografo della corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo, il Giro d’Italia>>.

Com’è vivere il Giro d’Italia dall’interno?

<<E’ qualcosa di inspiegabile, riesci a vedere la felicità e le emozioni delle persone, grandi e piccole, le loro facce sorridenti e curiose, forse come la mia 30 anni fa. Tra le ultime esperienze fuori regione, quella del 2019 a Bologna per seguire le prime due tappe del 102° Giro d’Italia, un cronometro da Piazza Maggiore al Santuario Madonna di San Luca, e la tappa da Bologna a Fucecchio. Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere tante persone che fanno parte dell’organizzazione RCS, fotografi e giornalisti di tutto il mondo, ed ho capito che grande macchina si muove dietro una tappa>>.

Ci racconti uno dei tuoi ricordi relativi al Giro?

 

<<Era il 2003 a Vibo Valentia, ottantaseiesima edizione della “Corsa Rosa”, con mio fratello Fulvio cercavamo solo lui, non sapevamo che sarebbe stato il suo ultimo Giro d’Italia. Marco Pantani era lì, nel suo pullman, attento a seguire il dopo tappa. Qualche foto scattata prima di vederlo partire. Grandissima emozione, ma una tristezza infinita. Poi la notizia più brutta, quella maledetta notte di San Valentino del 2004, rientrando da Cosenza con la mia compagna Angela>>.

L’emozione più grande?

 

<<Quest’anno, in quanto il Giro d’Italia dopo 31 anni passerà nuovamente da Soveria Mannelli. Le anticipazioni pubblicate dai media indicavano un percorso diverso, con il passaggio dalle zone di Campora San Giovanni prima di salire verso Cosenza alla volta di Camigliatello. Il 24 ottobre scorso stavo seguendo la presentazione ufficiale su Rai2, alle 17.53 quando mi è arrivata l’email dall’Ufficio Stampa dell’RCS e non ci potevo credere, nell’altimetria ufficiale del percorso leggevo il nome di Soveria Mannelli. Pensavo ad un errore, invece era vero, era tutto vero, il 103° Giro d’Italia sarebbe passato da Soveria Mannelli. Sono sicuro che la nostra città saprà accogliere nel migliore dei modi la carovana per quello che sarà l’evento mediatico forse più importante della storia di Soveria. Il Giro d’Italia, per me, un sogno, un’emozione, un amore infinito>>.

 

FONTE:http://www.ilreventino.it/giro-ditalia-raccontato-da-antonio-abbruzzese-e-la-sua-passione-per-il-ciclismo/?fbclid=IwAR2v0NFVYmmR7zPNjrco4bKEXZ84mXX0yssPe-dnjjlhrABmyjeBP7AvG8g